Serie Indigo500 supporto per doppia sonda

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Il supporto per doppia sonda si riferisce alla capacità di un singolo trasmettitore o dispositivo di monitoraggio, di interfacciarsi con due dispositivi di misura indipendenti, quindi di visualizzare, registrare e trasmettere le loro misure. Consente a più parametri o a misure ridondanti, di essere monitorati più facilmente da una sola postazione.

Quali sono i vantaggi dell'utilizzo di due sonde che misurano due diversi parametri?

Spesso un ambiente o un processo richiedono il monitoraggio di differenti parametri da più posizioni. È pratica comune monitorare sia le condizioni in ingresso che in uscita di un processo per garantire la qualità del prodotto e l'efficienza energetica. Quando lo spazio d'istallazione è ridotto, un trasmettitore con due canali è una scelta utile e pratica: ad esempio nel caso di impianti per la lavorazione dell'olio con più disidratatori posizionati uno adiacente all'altro, oppure per il controllo dei forni di cottura del pane, dove un trasmettitore può monitorare due differenti forni contemporaneamente.

L'industria delle scienze biologiche spesso monitora più parametri in un unico ambiente, richiedendo quindi più sensori. Alcune applicazioni, come la biodecontaminazione con perossido di idrogeno, in caso di ambienti ampi con possibili variazioni di temperatura e di flusso d'aria, possono anche richiedere più punti di misura.

In ciascuno di questi casi, un singolo trasmettitore potrebbe essere utilizzato per semplificare le comunicazioni e garantire un'installazione più efficiente. Ciò consentirà di ridurre i tempi ed i costi di installazione, riducendo quindi i costi di gestione.
 
Nel complesso, il vantaggio dell'utilizzo di due sonde per misurare due parametri diversi è quello di ampliare la propria consapevolezza delle condizioni di un ambiente o di un processo. Se più variabili influenzano la qualità del prodotto o l'efficienza energetica del processo, non essere limitati alla visualizzazione dei parametri da un solo dispositivo di misura, può offrire una visione più ampia per prendere migliori decisioni relative al controllo del processo. 

Quali combinazioni usare?

Le combinazioni possibili delle sonde sono molteplici, in quanto Vaisala offre sonde intelligenti per molteplici parametri di misura: umidità, temperatura, punto di rugiada, biossido di carbonio, contenuto di umidità in olio e perossido di idrogeno vaporizzato. Tutte le sonde intelligenti disponibili possono essere combinate fra di loro.

Negli incubatori, la misura è continua e sono richiesti numerosi controlli di calibrazione. Pertanto, un incubatore potrebbe utilizzare la combinazione di una sonda per la misura della CO2 GMP251, insieme ad una sonda per la misura dell'umidità e della temperatura HMP9, per garantire il corretto livello di pH e umidità.

Gli essiccatori a letto fluido, l'essiccazione delle materie plastiche e l'applicazione di rivestimenti alle capsule, sono processi che potrebbero utilizzare la combinazione di una sonda per la misura del punto di rugiada all'ingresso dell'essiccatore ed una sonda per la misura di umidità e temperatura all'uscita. 

Le applicazioni ad elevato contenuto di umidità che comportano livelli significativi di condensa, potrebbero utilizzare una sonda riscaldata per la misura dell'umidità, combinata con una sonda di temperatura per calcolare con precisione altri parametri come l'umidità relativa.

Gli essiccatori per l'aria compressa , potrebbero utilizzare due sonde per la misura del punto di rugiada, per monitorare l'uscita dell'essiccatore e l'aria di purga, al fine di aumentare l'efficienza energetica.

Nei processi di trattamento dell'olio, si potrebbe monitorare sia il contenuto di umidità disciolta nell'olio che viene rigenerato, sia il punto di rugiada dell'aria, per assicurarsi un corretto (basso) valore di umidità presente nella cisterna in fase di riempimento.

Quali settori ed applicazioni potrebbero trarne maggiori vantaggi?

Esistono diverse applicazioni che potrebbero beneficiare di un trasmettitore con supporto per doppia sonda. Qualsiasi applicazione dove viene utilizzata l'aria per alimentare un processo e monitora lo scarico per determinarne l'efficienza, può utilizzare un trasmettitore a doppia sonda per confrontare la misura dell'ingresso con quella dell'uscita. Fondamentalmente, qualsiasi processo che necessità di misurare le condizioni prima e dopo, può utilizzare un trasmettitore con supporto a doppia sonda. Le risorse energetiche e la durata del processo sono direttamente influenzate da queste condizioni ed è possibile prendere decisioni di controllo in tempo reale per mantenere o proteggere la qualità del prodotto.

Inoltre, le applicazioni che richiedono misurazioni simili in posizioni differenti, possono utilizzare sonde remote collegate ad un singolo trasmettitore. Ciò garantisce un minor consumo di energia ed un'unica interfaccia di comunicazione. Con la serie Indigo500 di Vaisala, l'opzione Power over Ethernet richiede un solo cavo Ethernet per alimentare e comunicare con due dispositivi di misura scelti tra una vasta gamma di parametri.

Un altro vantaggio è la possibilità di sostituire le sonde di misura dal trasmettitore, senza rimuovere il trasmettitore installato. Ciò rappresenta un vantaggio durante le operazioni di calibrazione, in quanto le sonde da calibrare, a rotazione, si possono facilmente sostituire con delle sonde di ricambio. Inoltre garantisce flessibilità qualora le condizioni del processo cambino e sia necessario misurare condizioni differenti. Ad esempio, se un produttore di essiccatori o di camera climatiche fornisce strumentazione per soddisfare tutte le differenti esigenze dei clienti, la standardizzazione di un unico tipo di trasmettitore con la possibilità di offrire sonde adatte alle diverse condizioni, semplificherà la loro offerta e offrirà la massima flessibilità ai clienti. 

Scopri di più sulla serie Indigo oppure contattaci per ricevere ulteriori informazioni.
 

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Considerazioni sullo sviluppo del processo con perossido di idrogeno vaporizzato

Sviluppo del processo di decontaminazione con perossido di idrogeno vaporizzato
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Nel nostro recente webinar "Achieving Effective H2O2 Biodecontamination in Facilities & Containment Systems" non abbiamo avuto il tempo necessario per rispondere a tutte le domande, quindi abbiamo risposto successivamente via e-mail. In questo blog condividiamo le domande e le risposte in tre categorie: sviluppo del processo di biodecontaminazione, misura a basso livello di ppm e condensazione.

Processi di biodecontaminazione

DOMANDA: Per dimostrare la biodecontaminazione sono sufficienti le posizioni rappresentative?

RISPOSTA: Presumo che mi stia chiedendo se l'H2Ovaporizzato viene misurato in posizioni significative, e se ciò è sufficiente per dimostrare la biodecontaminazione. La risposta è che una volta che un processo ha attraversato uno sviluppo del ciclo validato, sarà sufficiente un adeguato monitoraggio fino a quando non verrà richiesta la riqualificazione del ciclo successivo. Tuttavia il monitoraggio in linea dell'H2O2 vaporizzato non sostituisce la validazione del processo mediante indicatori chimici, biologici o enzimatici.

DOMANDA: In che modo il livello di ppm (in termini di concentrazione di perossido di idrogeno) è collegato a una biodecontaminazione efficace?

RISPOSTA: La combinazione di temperatura, livelli di H2O2 vaporizzato e durata dell'esposizione vengono utilizzati per stimare l'efficacia di un processo di biodecontaminazione. Altre variabili, come materiali, temperatura, umidità relativa, saturazione relativa, sono tutte coinvolte, ma ciò che conta di più, è capire che sono tutte collegate tra loro.

DOMANDA: La concentrazione di ppm è collegata a una biodecontaminazione efficace? Lo chiedo perché a volte un processo con un ciclo ppm di H2O2 a bassa concentrazione passa, mentre talvolta un ciclo ppm di H2O2 ad alta concentrazione fallisce...

RISPOSTA: La concentrazione ppm di H2O2 vaporizzato richiesta per il processo di biodecontaminazione dipende da una serie di variabili, incluso il tipo di microrganismi, lo spazio che viene biodecontaminato e le sfide associate allo spazio, come gli oggetti al suo interno. È possibile che alcune aree o processi richiedano una durata maggiore a livelli di ppm inferiori, mentre altri richiedono livelli di ppm più elevati per periodi più brevi. Non esiste un unico metodo corretto. Il processo che sta utilizzando dovrebbe essere sviluppato in base a condizioni rappresentative di un normale ciclo.

 

DOMANDA: L'altitudine influenza l'umidità e la saturazione durante la biodecontaminazione?

RISPOSTA: Sì, l'altitudine influenza l'umidità relativa e, di conseguenza, anche la saturazione relativa. L'umidità relativa e la saturazionee relativa possono essere espresse in termini di pressioni parziali di acqua e H2O2 vaporizzato rispetto alla pressione del vapore di saturazione totale (la quantità di gas che l'aria può contenere a una temperatura specifica) di ciascun gas. Questa relazione è lineare con le variazioni di pressione, pertanto è necessario correggere la caduta di pressione in quota durante la misura.

DOMANDA: Perché la concentrazione di H2O2 varia al termine di un ciclo vaporizzato, durante l'aerazione e successivamente, quando non si raggiunge una concentrazione di 1 ppm?

RISPOSTA: Il tempo di aerazione varia da un'area all'altra, con un numero di possibili variabili. Gli esempi forniti nel webinar erano rappresentazioni di base. Il limite di 1 ppm è una linea guida di sicurezza per l'esposizione in un giorno lavorativo di 8 ore ed è talvolta un obiettivo nel processo di aerazione. Sono diversi i fattori che possono influenzare questo livello target per l'aerazione, come desorbimento del materiale, effetti della condensazione e compatibilità chimica. A volte l'obiettivo di aerazione è nei livelli di ppb per l'H2O2 vaporizzato.

DOMANDA: Perché l'H2O2 vaporizzato sotto vuoto viene utilizzato per applicazioni di sterilizzazione?

RISPOSTA: Le condizioni di vuoto sono in genere correlate alla distribuzione e all'aerazione dell'H2O2 vaporizzato nel processo. Un metodo utilizza una forte depressione per estrarre il perossido di idrogeno liquido da una cartuccia usa e getta attraverso un vaporizzatore riscaldato e quindi, dopo la vaporizzazione, nella camera di sterilizzazione. 

In un altro approccio, l'H2O2 vaporizzato viene condotto nella camera di sterilizzazione da un gas di trasporto come l'aria usando una leggera pressione negativa (vuoto). Potrebbero esserci anche altri vantaggi e problematiche relative all'esecuzione del ciclo sotto vuoto. L'aerazione viene in genere eseguita anche utilizzando un'aspirazione abbastanza potente.

DOMANDA: Per quanto tempo è necessario mantenere le condizioni di saturazione al 100% per ottenere una decontaminazione efficace?

RISPOSTA: La fase di decontaminazione del ciclo varierà in termini di durata, a seconda di un numero di variabili determinate dallo sviluppo del processo. I fattori da considerare sono il tipo e il volume dello spazio in fase di biodecontaminazione, i tipi di microrganismi in fase di neutralizzazione e il contenuto e i materiali presenti nello spazio. I tempi di processo tipici variano ampiamente. Ad esempio, la biodecontaminazione di un locale può variare da 4 a 24 ore, mentre i processi di biodecontaminazione dell'isolatore possono durare solo da 1 a 4 ore.

DOMANDA: Esiste una regola empirica per conoscere quanto volume liquido di perossido viene consumato per ogni processo di biodecontaminazione? Sto pensando a un numero in termini di millilitri per metro cubo di metro per un valore di H2O2 del 35% o del 50%.  Naturalmente, esistono numerosi fattori da prendere in considerazione: la forma del locale o dell'oggetto da decontaminare, il livello di riduzione di log desiderato, ecc., ma se ha in mente un valore, mi interesserebbe sapere qual è.

RISPOSTA: Sfortunatamente, non sono in grado di fornire un'ottima risposta alla sua domanda, poiché il tipo di generatore che utilizziamo è personalizzato e non so se abbiamo monitorato il consumo di H2O2 liquido utilizzato. Inoltre, i generatori di vapore variano in termini di uscita e portata, quindi è difficile dare una risposta in merito, ma consiglierei di contattare i produttori del vaporizzatore.   Producono e vendono prodotti e servizi con H2O2 vaporizzato e probabilmente saranno in grado di fornire informazioni migliori.

 

Misura a basso livello di ppm

DOMANDA:  Il valore di 1 ppm per l'H2O2 è uno standard europeo?

RISPOSTA: L'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) possiede un documento di valutazione "Regolamento (UE) n. 528/2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi"

Negli Stati Uniti, l'ACGIH, l'OSHA e il National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) hanno tutti fissato un limite medio giornaliero di esposizione professionale pari a 1 ppm.

DOMANDA:  In che modo la sonda per la misura del perossido di idrogeno di Vaisala misura la bassa concentrazione? 

RISPOSTA: Attualmente, i prodotti HPP270 misurano fino a 0 ppm con una precisione minima di ± 10 ppm. Pertanto, Vaisala non offre una soluzione di misura progettata appositamente per misure di H2O2 vaporizzato a basso livello. Esistono numerose soluzioni sul mercato e vorrei rimandarla ai materiali di riferimento forniti per ulteriori approfondimenti sulle misure a basso livello.

DOMANDA:  Se il livello di concentrazione più basso misurato dalla sonda HPP270 è di 10 PPM, come è possibile sapere quando è sicuro per gli operatori rientrare in un'area decontaminata?

RISPOSTA: Le sonde della serie HPP270 sono progettate per misure in linea a livello di processo. Queste misure possono essere utilizzate per gestire le concentrazioni di H2O2vaporizzato durante la fase di decontaminazione. Le sonde HPP270 non sono state progettate per misure del livello di sicurezza. La durata dell'aerazione (dopo lo sviluppo e la validazione del ciclo) può spiegare il tempo di evacuazione richiesto e il tasso di variazione dalle misure in tempo reale delle sonde della serie HPP270 può essere di aiuto in tale stima. Attualmente sono disponibili altre opzioni di misura a basso livello.

Condensa

DOMANDA: Quale metodo è più efficace nella biodecontaminazione: a secco o a umido (con concentrazione visibile)?

RISPOSTA: L'efficacia della biodecontaminazione con H2O2 vaporizzato a secco o a umido è un argomento fortemente dibattuto. Questo è un altro elemento che dovrebbe essere determinato dallo sviluppo del processo. In generale, i sensori Vaisala sono una buona scelta in entrambi i casi e forniscono misure accurate e stabili anche durante i processi ad alta condensazione. La condensazione è il motivo per cui le sonde HPP270 forniscono il valore di saturazione relativo ; questo è l'unico  parametro che ci consente di stimare quando si verificherà la condensazione.

DOMANDA: Possiamo ottenere la microcondensazione spruzzando H2O2 attraverso l'ugello atomizzatore?

RISPOSTA: La microcondensazione è una condizione creata con un attento bilanciamento di umidità relativa, saturazione relativa e temperatura sia dello spazio aereo che delle superfici nello spazio. Tuttavia, Vaisala non produce vaporizzatori o prodotti per atomizzatori, quindi non sono in grado di commentare le capacità di erogazione di un atomizzatore, poiché la maggior parte della nostra esperienza è legata alla vaporizzazione del perossido di idrogeno.

DOMANDA: Si consiglia la condensazione durante un processo?

RISPOSTA: Ciò è motivo di dibattito nella comunità scientifica e non esiste un chiaro consenso. Nei processi di microcondensazione, in realtà è presente una condensa invisibile formata durante il processo, ma essendo a livello inferiore al micron, è invisibile ad occhio nudo. Ciò si ottiene mantenendo la saturazione relativa estremamente vicina al 100%. Esistono pubblicazioni scientifiche che suggeriscono che la microcondensazione è necessaria nella biodecontaminazione con perossido di idrogeno e che la microcondensazione può avvenire anche nei processi a secco. Raccomandiamo di consultare le ricerche incentrate su processi simili ai suoi.

 

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Caso di studio: Combattere proattivamente i germi resistenti con perossido di idrogeno vaporizzato

In questa storia, scopri come l'OEM finlandese Cleamix ha creato generatori di vapore di perossido di idrogeno portatili per garantire una biodecontaminazione efficiente ed economica.

"La biodecontaminazione con perossido di idrogeno vaporizzato può essere impiegata in modo proattivo, non reattivo. Questi patogeni sono difficili da uccidere ed è ancor più difficile curare una persona infetta. La biodecontaminazione frequente può bloccare le epidemie, ma le apparecchiature devono essere portatili, altamente efficienti ed economiche...

 - Panu Wilska, AD di Cleamix Oyj

 

 

Comment

Juan Monserrate

magg. 9, 2020
I need information about this products I’m a owner of a Motorcoach company buses 57 passengers and I’m looking for a good product to disinfection.

Thanks.

Janice Bennett-Livingston

magg. 20, 2020
Dear sir,

Thank you for your question. I have forwarded your contact information to Cleamix Oy.
In the meantime, you can learn more about their products at http://cleamix.com/

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Combattere il COVID-19 mediante la biodecontaminazione con perossido di idrogeno vaporizzato

H2O2V Bio-decontamination of biological agents in research laboratories and vivariums
Misurazioni industriali
Life Science

Nel mese di gennaio 2020, il Comitato di emergenza delle norme sanitarie internazionali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato la comparsa della malattia da Coronavirus 2019 (COVID-19). Dal punto di vista clinico, la sintomatologia del COVID-19 varia dall'assenza totale di sintomi al degenerare in malattia potenzialmente letale. Le comunità scientifiche e mediche stanno scoprendo informazioni nuove sul COVID-19 giorno dopo giorno, ma attualmente si ritiene che l'infezione venga trasmessa attraverso starnuti e tosse oppure tramite il contatto con superfici contaminate.

In base al Centro per il controllo delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, il COVID-19 richiede la decontaminazione mediante procedure standard. In base alla guida provvisoria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità relativa alla biosicurezza dei laboratori, per le procedure di disinfezione per il COVID-19 si consiglia l'impiego di "Disinfettanti appropriati con comprovata attività contro i virus con involucro... (ad es. ipoclorito (candeggina), alcool, perossido di idrogeno, composti di ammonio quaternario e composti fenolici)."

I recenti interventi di biodecontaminazione eseguiti da Cleamix Oy presso il Center for Disease Control (KCDC) coreano, hanno corroborato questo approccio e, all'inizio del 2020 durante la fase di diffusione del Coronavirus, l'azienda ha eseguito le bio-decontaminazioni utilizzando perossido di idrogeno vaporizzato. Le unità di biodecontaminazione Cleamix sono generatori portatili di perossido di idrogeno vaporizzato altamente efficienti. Per controllare automaticamente la produzione di vapore durante la biodecontaminazione, i generatori utilizzano le sonde Vaisala della serie HPP270. Le sonde forniscono anche dati di monitoraggio stabili e accurati che consentono agli operatori di osservare le condizioni di processo in tempo reale.

Biodecontaminazione dei laboratori di biosicurezza

Di recente abbiamo parlato con l'amministratore delegato di Cleamix, Panu Wilska, in merito al lavoro della società svolto in collaborazione al Center for Disease Control (KCDC) coreano in seguito all'epidemia scatenata dal Coronavirus.

"Il KCDC possiede laboratori di biosicurezza di livello 2 e 3 per un volume totale di 2.500 mm3", afferma Wilska. "Il nostro contratto di biodecontaminazione con il nostro partner locale BioAll riguardava entrambi i laboratori. I laboratori presentavano dimensioni quasi identiche, con più stanze separate, camere d'equilibrio e corridoi. Per la decontaminazione abbiamo impiegato quattro generatori di vapore Cleamix portatili collegati in rete."

I laboratori di biosicurezza vengono utilizzati per studiare materiali contagiosi in modo sicuro, con misure di protezione per il personale al fine di prevenire la contaminazione. I laboratori di biosicurezza sono progettati e gestiti in conformità a leggi, politiche, regolamenti e linee guida per la ricerca sugli agenti patogeni. Questa ricerca è necessaria per comprendere i patogeni al fine di produrre vaccini e altri trattamenti.

Esistono quattro livelli di biosicurezza che definiscono il tipo di ricerca che è possibile eseguire e le misure di sicurezza che devono essere impiegate. Questi livelli si basano su pratiche, processi e sistemi che forniscono protezione dagli agenti patogeni oggetto della ricerca. Le barriere protettive e i processi partono dal livello di biosicurezza 1 e aumentano a mano a mano che si passa al livello di biosicurezza 4. Il livello di biosicurezza 1 riguarda le attività svolte con microrganismi che presentano una minaccia minima. I laboratori di biosicurezza di livello 2 ricercano gli agenti aventi un rischio moderato. Vengono utilizzate precauzioni e protezioni aggiuntive, con ulteriori limitazioni in termini di accesso e processi. I laboratori di biosicurezza di livello 2 utilizzano cappe di biosicurezza e altri sistemi di contenimento.

I laboratori di biosicurezza di livello 3 trattano agenti patogeni potenzialmente letali, sono rigorosamente controllati, devono essere registrati presso gli enti governativi e devono essere sottoposti a rigide procedure di biodecontaminazione. I laboratori di biosicurezza di livello 3 richiedono caratteristiche di progettazione delle strutture specializzate, tra cui controlli del flusso d'aria/della ventilazione, porte doppie automatiche e bloccanti. I laboratori di biosicurezza di livello 4 comprendono la ricerca su agenti patogeni a rischio estremamente elevato o su qualsiasi agente con un livello incerto di patogenicità. Questi laboratori adottano le protezioni, i vincoli, le normative, i requisiti di progettazione di strutture e attrezzature più rigorosi in assoluto.

Misura della concentrazione in linea di H2O2: efficace, efficiente

"Durante il processo di biodecontaminazione, le sonde HPP270 hanno mostrato che la concentrazione di H2O2 aumentava in modo abbastanza rapido", afferma Wilska. “Il tempo medio del trattamento per area segmentata è stato di settantacinque minuti, più il tempo di aerazione. L'aerazione è stata molto rapida in quanto è stato possibile accendere l'aria condizionata al termine di ogni trattamento. "Il processo è stato convalidato da indicatori biologici poiché ha ottenuto una capacità di killing pari a 6 log."

Nella biodecontaminazione una capacità di killing pari a 6 log si riferisce al numero relativo di microbi vivi distrutti durante la disinfezione. Una capacità di killing pari a 1 log ha distrutto il numero totale di microbi di un fattore 10; una capacità di killing pari a 6 log ha distrutto il numero di microbi di un fattore 1.000.000. Una riduzione di 6 log è l'obiettivo comune della biodecontaminazione, mentre l'obiettivo della sterilizzazione è quello di uccidere tutti i microrganismi, i virus e le spore. Grazie alla sua sicurezza relativa, la biodecontaminazione viene utilizzata per operatori, attrezzature e materiali.

Riassumendo il lavoro di Cleamix al KCDC, Wilska afferma quanto segue:

"Il nostro intervento di biodecontaminazione ha richiesto due giorni lavorativi; tuttavia, ora che conosciamo l'organizzazione delle superfici e le prestazioni di decontaminazione di queste aree, lo stesso intervento potrebbe essere completato in un giorno. Secondo il KCDC, il completamento della procedura effettuato in precedenza con un fornitore diverso aveva richiesto quattro giorni. Dopo sette giorni di incubazione, i risultati della nostra biodecontaminazione sono stati confermati senza alcun dubbio: il processo ha avuto successo al 100%".

 

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In questo webinar, gli esperti di tecnologia dei sensori di Vaisala danno il benvenuto a un produttore di generatori di H2O2 vaporizzato per dimostrare come integrare i sensori e i trasmettitori di Vaisala nelle applicazioni di bio-decontaminazione con perossido di idrogeno vaporizzato.

Descriviamo brevemente la tecnologia dei sensori PEROXCAP® di Vaisala e la sua capacità di misurare più parametri come il perossido di idrogeno vaporizzato, la temperatura e l'umidità, sia come saturazione relativa che umidità relativa. Il parametro di saturazione relativa, esclusivo per i sensori Vaisala della serie HPP270, è cruciale per una migliore comprensione dei processi di bio-decontaminazione e spiegheremo in che modo i tuoi processi di bio-decontaminazione potranno trarne beneficio. 

Scopri come integrare la tecnologia dei sensori di Vaisala con i sistemi di controllo per garantire misurazioni accurate e processi di bio-decontaminazione coerenti. Forniamo un caso di studio di Cleamix, produttore finlandese di generatori di H2O2 vaporizzato che utilizza i sensori Vaisala per la misurazione di H2O2 per monitorare e controllare la generazione di vapore con la serie di dispositivi portatili Cleamix VCS-100. Due rappresentanti Cleamix spiegheranno i vantaggi dei sensori integrati per il monitoraggio e il controllo. I relatori Cleamix forniranno un caso di studio relativo alla bio-decontaminazione efficace di una stanza d'ospedale. 

 

Questo webinar è rivolto a: 

 

  • Produttori di apparecchiature originali di bio-decontaminazione
  • Esperti di sviluppo del ciclo di bio-decontaminazione
  • Responsabili dello sviluppo farmaceutico e project manager
  • Esperti di validazione e qualità
  • Fornitori e consulenti di servizi di bio-decontaminazione
  • Gestori di strutture
  • Chiunque sia alla ricerca delle migliori pratiche nella bio-decontaminazione con H2O2

Scarica la guida relativa alla bio-decontaminazione

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Caso di studio: Combattere proattivamente i germi resistenti con perossido di idrogeno vaporizzato

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 - Panu Wilska, AD di Cleamix Oyj

 

 

Riqualificazione basata sul rischio

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Rimappatura e riqualificazione di congelatori e refrigeratori
Life Science

4 Domande a cui la valutazione del rischio deve rispondere

Il nostro esperto di regolamentazione senior Paul Daniel è lieto di rispondere alle tue domande via e-mail. Il blog di questa settimana è tratto da uno scambio di e-mail tra Paul e un responsabile della validazione senior di un'azienda biofarmaceutica.

C ha scritto: Buon pomeriggio Paul,

mi sono occupato di validazioni per circa 26 anni, ma ho un paio di domande sulla riqualificazione delle attrezzature e sulla creazione delle politiche per tale procedura.  Attualmente, sto rivedendo le procedure aziendali per la revisione periodica e la riqualificazione. Trovo che ci sia molta documentazione da rivedere in merito alla riqualificazione di unità/aree/camere di conservazione a temperatura controllata, ecc.

Nella mia ex azienda, abbiamo eseguito la mappatura su base annuale, che come sapete, può essere costosa e richiedere molto tempo.  Voglio assolutamente adottare un approccio basato sul rischio per il nostro processo di riqualificazione, ma ho bisogno di una certa chiarezza sulla valutazione del rischio. A prima vista, ogni unità e area a temperatura controllata appaiono critiche e quindi necessitano di riqualificazione annuale.   Tuttavia, in base alla mia ricerca sulle analisi basate sul rischio per la mappatura, pare che le cose non stiano così. 

Abbiamo un sistema di monitoraggio continuo, i cui dispositivi che vengono calibrati ogni anno.  Sto esaminando tutte le validazioni iniziali per verificare che siano stati eseguiti tutti i test correttamante e, intuitivamente, è un buon primo passo. La mia domanda è: quali devono essere i miei prossimi passi nell'adottare un approccio basato sul rischio per la riqualificazione?

In particolare, quali domande dobbiamo porre nelle nostre analisi del rischio? 

Credo che possiamo consultare la storia dei trend, le deviazioni, la frequenza e la durata degli allarmi dal sistema di monitoraggio continuo.  Stavo anche pensando alla revisione della manutenzione preventiva delle unità al fine di verificare l'affidabilità di alcune componenti, come i motori e le guarnizioni delle porte.  Desidero veramente disporre di una valutazione del rischio solida che sia difendibile in fase di audit e durante le ispezioni.

Sei in grado di darmi qualche consiglio? 

Con affetto,
C

Paul ha risposto: Caro C,
 
sono lieto di poterti essere d'aiuto.  Le valutazioni del rischio sono uno strumento fondamentale. Anzi, in alcune circostanze, consentono persino di risparmiare risorse.

Nel caso in cui non l'avessi visto, è disponibile un webinar sull'argomento qui: Valutazione del rischio in ambienti GxP

La regola fondamentale per le valutazioni del rischio è che le regole del punteggio siano trasparenti e chiare.

L'obiettivo di una valutazione del rischio è quello di fornire sufficiente trasparenza in modo da essere sicuri che chi eseguirà la valutazione del rischio successivamente sulla medesima applicazione giungerà alle stesse conclusioni.  Se una prima valutazione del rischio si rivela ponderata,  si farà una buona impressione in presenza di un revisore dei conti o un ispettore, poiché si tratta di informazioni importanti sulle aree controllate.

Un buon punto di partenza è creare le regole di punteggio. Ad esempio, qual è la funzione principale dell'ambiente? Viene utilizzato per conservare prodotti costosi o reagenti di laboratorio sostituibili?  Un altro aspetto da considerare sono le specifiche dell'ambiente. Sussistono specifiche di controllo rigorose (ad es.: camere di stabilità)? Oppure si tratta di un singolo parametro critico (ad es. : congelatori a temperature estremamente basse, fino a -80°C)?

Tre punti focali per il calcolo del rischio: 
• Cosa viene immagazzinato?
• Quali sono le specifiche?
• Qual è la cronologia della mappatura dell'area? 

Per quanto riguarda la cronologia della mappatura, rimanderei alle conoscenze sugli intervalli di calibrazione.  Per esperienza personale, ho potuto constatare una sorprendente mancanza di conoscenza al riguardo nell'industria farmaceutica. Non è necessario calibrare un dispositivo ogni anno soltanto perché il produttore lo consiglia.  Se il dispositivo funziona correttamente ad ogni calibrazione e rientra nelle rispettive specifiche di calibrazione, già ciò può essere un'argomentazione basata sul rischio che consente di prolungare l'intervallo di calibrazione. 

Possiamo applicare la stessa logica alle camere: se la mappatura è corretta e ogni volta offre buoni risultati, probabilmente è possibile estendere l'intervallo di tempo tra una riqualificazione e l'altra.    La nota applicativa: "Calibrazione e regolazione degli strumenti per la misura dell'umidità - Pro e contro dei metodi diversi" cita questo aspetto a pagina 1, terza colonna, secondo paragrafo.

Classificazione delle applicazioni per la valutazione del rischio

  1. Cosa viene immagazzinato nella camera? Ad esempio, si tratta di prodotti costosi o economici? Oppure, il prodotto comporta un rischio elevato per un paziente se alterato o un rischio basso?
  2. Le specifiche sono difficili da raggiungere? Come per una camera di stabilità ± 2°C e ± 2% RH  o un congelatore a temperature estremamente basse a NMT -60°C.
  3. Una deviazione delle condizioni o un guasto dell'attrezzatura sarebbe immediatamente evidente e rilevabile? 
  4. Qual è la storia nota e documentata dell'area o dell'unità, sulla base di studi di mappatura precedenti?


 
Hai citato la storia dei trend dell'unità dai registri del sistema di monitoraggio. La storia dei trend è una fonte di informazione molto preziosa, come si vede da quanto riportato dal cliente.  Tuttavia, ciò può essere paragonato alla mappatura di punto singolo durante l'apertura e l'utilizzo di un'unità...  Per giustificare la mappatura o l'assenza di mappatura è necessario continuare a ripetere questa analisi.  Stabilire delle regole è sicuramente una buona idea.
Fammi sapere se hai altre domande in merito.

Cordiali saluti,
Paul Daniel

C ha scritto: Grazie Paul. Abbiamo un'altra sfida…

Abbiamo elaborato un programma di revisione periodica sulle nostre sale a temperatura controllata, ma ora stiamo cercando di determinare se la riqualificazione della temperatura debba essere eseguita per 24 o 72 ore (gli studi iniziali erano di 72 ore).

Inoltre, dovremmo mappare in condizioni statiche o dinamiche?  Stiamo propendendo verso uno studio statico a camera piena di 24 ore perché abbiamo già uno studio su 72 ore di camera vuota e condizioni statiche/dinamiche caricate.  Ciò di cui abbiamo bisogno è semplicemente la verifica che tutto sia ancora in uno stato qualificato.  Ho cercato ovunque in Internet e si trovano molte informazioni sulla qualifica iniziale (in tutti gli aspetti della qualifica/validazione), ma poco sull'esecuzione della riqualificazione/rivalidazione.  Abbiamo cercato istruzioni dell'OMS, della FDA, dell'UE, ecc., ma non abbiamo trovato molto. Apprezzo il tuo aiuto e non vedo l'ora di avere tue notizie.


Con affetto,
C

Paul ha risposto: Caro C,

la tua ricerca fa eco alla mia.  Tuttavia, una risorsa che posso raccomandare è la Guida alle buone prassi ISPE per la mappatura della camera a temperatura controllata. 

Riassumendo gli aspetti salienti di tale guida, la rimappatura andrebbe eseguita in un intervallo compreso tra 1 e 5 anni. L'intervallo viene stabilito in base alla cronologia e alla criticità dell'applicazione.

Documentiamo i nostri risultati e utilizziamo tali informazioni per creare una valutazione del rischio. La guida raccomanda anche l'approccio proposto e propone la mappatura in camere caricate con sensori posizionati nei medesimi punti. La riqualificazione delle aree caricate può far risparmiare molto tempo e fatica.  Il tuo approccio è da considerarsi valido soprattutto se non si sono verificati malfunzionamenti o riparazioni sull'unità. 

 

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Misurazioni affidabili della CO₂ per risultati riproducibili nelle colture cellulari

Nota applicativa: Misurazioni della CO₂ negli incubatori per le applicazioni life science

 

Come ottenere misurazioni affidabili della CO₂ per risultati ripetibili

Per ottenere risultati coerenti e riproducibili nelle colture cellulari, nella ricerca farmaceutica e nella fecondazione in vitro, è essenziale mantenere stabili i livelli di CO₂ negli incubatori. Tuttavia, l'umidità elevata, le variazioni di temperatura e il posizionamento errato dei sensori possono compromettere la precisione e il controllo della contaminazione. In questa nota applicativa scoprirai come garantire che gli incubatori siano:

  • In grado di misurare la CO₂ in loco in modo stabile e veloce per rilevare tempestivamente le deviazioni che potrebbero compromettere il controllo della contaminazione
  • Immuni ad alti livelli di umidità e condensa, prevenendo le condizioni che favoriscono la proliferazione dei contaminanti
  • In grado di misurare livelli di CO₂ con compensazioni di pressione e temperatura per assicurare la precisione a qualsiasi altitudine e supportare ambienti privi di contaminazione in tutto il mondo
  • Ideali per applicazioni GxP con esigenze di manutenzione ridotte, attenuando il rischio di contaminazione dovuto a manipolazioni frequenti

Che si tratti di monitorare incubatori fissi o di effettuare controlli a campione con strumenti portatili, Vaisala offre soluzioni affidabili per mantenere condizioni di coltura conformi e prive di contaminazione.

Scarica l'intera nota applicativa per apprendere le procedure migliori per il posizionamento dei sensori, i consigli di calibrazione e informazioni dettagliate sui sensori di CO₂ NDIR, tutto a supporto della tua strategia di prevenzione della contaminazione.

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Il sistema di monitoraggio continuo viewLinc di Vaisala è stato premiato da Laatukeskus Excellence Finland

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Vaisala viewLinc team wins Business Innovation category in Quality Innovation Award 2018 by Laatukeskus Excellence Finland
Comunicati stampa

Vaisala
Comunicato stampa
4 dicembre 2018

 

Il sistema di monitoraggio in continuo viewLinc di Vaisala è stato premiato da Laatukeskus Excellence Finland

Vaisala, leader mondiale nelle misure ambientali e industriali, ha ricevuto il Premio nazionale Quality Innovation per il suo sistema di monitoraggio viewLinc. Il Quality Innovation Award è un concorso internazionale annuale dedicato alle innovazioni e alle nuove idee, suddiviso in otto categorie. Il premio nazionale è stato assegnato a Vaisala da Laatukeskus Excellence Finland nella categoria Innovazione aziendale per le grandi imprese. I vincitori nazionali di ciascuna categoria, tra cui Vaisala, accedono alla fase internazionale del concorso.

Veramente orientato al cliente, il sistema di monitoraggio viewLinc di Vaisala, rilasciato nell'aprile 2018, è stato sviluppato in collaborazione con i clienti durante l'intero progetto di sviluppo per garantire le corrette condizioni di conservazione di asset critici, come medicinali e vaccini in magazzini e laboratori farmaceutici. Basandosi sull'esperienza tecnologica decennale di Vaisala, il sistema combina i migliori sensori del settore con la tecnologia wireless e i data logger che monitorano diversi parametri, come temperatura, umidità relativa e punto di rugiada, inviando allarmi agli utenti se i valori monitorati si discostano da quelli consentiti. I data logger trasmettono le misure ai punti di accesso collegati, creando un sistema di monitoraggio wireless e basato su browser facile da utilizzare, estremamente affidabile, che fornisce dati senza lacune e facilmente tracciabili.

Ricevere il Quality Innovation Award di Laatukeskus Excellence Finland è un grande onore e una testimonianza del nostro approccio incentrato sul cliente. «In Vaisala, siamo sinceramente guidati dalla curiosità per il business dei nostri clienti», afferma Liisa Åström, Vice President, Products and Systems di Vaisala Industrial Measurements. «Il focus sul cliente è stato centrale nello sviluppo di viewLinc, che è stato co-creato con oltre 40 aziende, permettendoci di comprendere a fondo le esigenze dei nostri clienti. Infine, il nostro sistema supera le loro aspettative nascondendo la complessità di una grande piattaforma dietro interfacce utente interattive e informative», continua.

Le eccezionali prestazioni di viewLinc si basano sull’affidabile tecnologia wireless VaiNet di Vaisala. Essa offre una forza del segnale superiore grazie alle frequenze sub-GHz, meno vulnerabili alle interferenze rispetto alle bande GHz più trafficate. L’utilizzo delle basse frequenze a 900 MHz consente a VaiNet di raggiungere distanze ben superiori ai 100 metri in condizioni tipiche di ambienti interni, anche in contesti difficili come i magazzini farmaceutici, dove barriere come muri in cemento e casseforti metalliche possono ostacolare i segnali a frequenza più elevata.

Dopo il lancio abbiamo ricevuto solo feedback positivi dai clienti. Grazie alla sua flessibilità e alla tecnologia wireless di alta qualità, il sistema di monitoraggio viewLinc è facilmente espandibile, poiché ulteriori data logger possono essere installati con facilità. Pur essendo stato progettato per l’uso in ambienti farmaceutici e in altri contesti regolamentati, il sistema può monitorare le condizioni in numerose applicazioni», conclude Åström.

«Siamo rimasti colpiti dall'approccio sistematico e collaborativo di Vaisala. Le esigenze dei clienti alla base dell’innovazione sono state chiaramente individuate e il percorso del cliente è stato definito insieme agli stakeholder. Anche l’utilizzo di un segnale a bassa frequenza e lunga portata, in grado di penetrare diversi materiali nei magazzini e in condizioni difficili, ha rappresentato una vera innovazione», spiegano i valutatori del Quality Innovation Award.

Il Premio Quality Innovation of the Year è organizzato in Finlandia dal 2007 ed è cresciuto fino a diventare un importante concorso internazionale, con vincitori nazionali e internazionali in otto categorie. Dopo la valutazione preliminare, i finalisti sono stati presentati alla giuria del concorso in Finlandia, composta da esperti indipendenti di qualità, tecnologia e innovazione provenienti da aziende finlandesi e dal settore pubblico. La cerimonia di premiazione finlandese si è svolta come evento satellite di Slush il 4 dicembre 2018. Il sistema viewLinc di Vaisala partecipa ora alla competizione internazionale, nella quale la giuria dei diciotto Paesi partecipanti voterà i propri favoriti. Il vincitore del premio internazionale e le due applicazioni che riceveranno una menzione d’onore per ciascuna categoria saranno annunciati successivamente, nel dicembre 2018. La cerimonia di premiazione internazionale si terrà il 27 febbraio 2019 a Pechino, in Cina.

Per ulteriori informazioni per i media:

VAISALA Media Desk
+358 20 6198800
[email protected]

 

Vaisala è un leader globale nelle misurazioni ambientali e industriali. Con oltre 80 anni di esperienza nel settore, Vaisala contribuisce a migliorare la qualità della vita offrendo un'ampia gamma di prodotti e servizi innovativi per il monitoraggio e la misura, mirati ai settori meteorologico e industriale. Situata in Finlandia, Vaisala conta circa 1.600 professionisti in tutto il mondo ed è elencata nel Nasdaq Helsinki. vaisala.com twitter.com/VaisalaGroup

Immagine: Laatukeskus Excellence Finland

Formazione online su viewLinc

eLearning pratico ed intuitivo

Un piano di supporto attivo associato al sistema di monitoraggio viewLinc di Vaisala ti dà accesso a una  raccolta di materiali di formazione online,  con video tutorial  per imparare a configurare e a utilizzare la piattaforma.  I video di eLearning sono basati su attività pratiche, per assicurarti un apprendimento immediatamente applicabile all’uso quotidiano di viewLinc. Impara al tuo ritmo, quando vuoi.

Monitoraggio, allarme e reportistica della temperatura di frigoriferi e congelatori per la conformità GxP

Gli ambienti a bassa temperatura nelle applicazioni delle scienze biologiche richiedono un monitoraggio sicuro 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per conservare le temperature specificate e garantire la sicurezza, la purezza e l'efficacia dei prodotti farmaceutici/biotecnologici.