Una boccata di aria fresca: che cosa ci riserva il futuro della ventilazione?

Tubi di ventilazione industriale HVAC
Product manager Anu Katka
Anu Kätkä
Published:
Edifici e qualità dell'aria in ambienti chiusi
Misurazioni industriali

Il 40% del consumo energetico globale è attribuibile agli edifici, che sono quindi un chiaro obiettivo per potenziali risparmi. Solo i sistemi HVAC, ovvero gli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria, sono responsabili per il 38% dei consumi di un edificio. In un mondo che ha urgente bisogno di diventare più sostenibile, non possiamo certo ignorare le opportunità per aumentare l'efficienza energetica dei sistemi HVAC. Vediamo insieme cosa ci riserva il futuro nel campo della ventilazione. 

Ventilazione su richiesta efficiente dal punto di vista energetico

La ventilazione ha molte definizioni tecnico-scientifiche, ma il suo obiettivo principale è consentire un corretto ricambio dell'aria, eliminando gli inquinanti interni. In termini di efficienza energetica, non tutti i sistemi di ventilazione sono uguali. La ventilazione controllata in base al fabbisogno (DCV) adatta la portata del flusso d'aria alla domanda effettiva sulla base di misurazioni accurate della CO₂. Ciò si traduce in una portata d'aria media inferiore senza ventilazione eccessiva o insufficiente e in un minore consumo energetico per ventole e sistemi di riscaldamento/raffreddamento. 


Un sistema DCV con controllo della concentrazione di CO₂ può infatti utilizzare oltre il 50% di energia in meno rispetto a un regolatore a portata costante (CAV). Inoltre, mantiene la temperatura interna a un livello confortevole per gli occupanti dell'edificio. Questo tipo di sistema assicura una ventilazione sempre ottimale, anche negli spazi in cui il livello di occupazione varia nel tempo: se il livello di CO₂ è alto, il sistema ventilerà di più; al contrario, se il livello è basso, la ventilazione richiesta sarà inferiore.

L'importanza di avere aria sana e pulita

Il risparmio energetico è fondamentale, ma non è l'unico aspetto importante da tenere in considerazione. La qualità dell'aria negli ambienti chiusi pone anche questioni legate alla salute, dal momento che la trasmissione dei virus respiratori avviene principalmente per via aerea. Il modo in cui gli edifici sono progettati, gestiti e mantenuti è quindi un fattore essenziale per ridurre al minimo la diffusione di malattie a trasmissione aerea. Spesso non ci si rende conto dell'impatto che la ventilazione e la qualità dell'aria negli ambienti chiusi hanno sulle persone all'interno degli edifici. Ad esempio, secondo quanto emerso da una ricerca scientifica, una ventilazione ottimale e una qualità dell'aria superiore:

•    Migliorano la salute e riducono il tasso dei congedi per malattia
•    Alleviano la sindrome dell'edificio malato
•    Migliorano le prestazioni e la produttività delle persone
•    Migliorano la qualità del sonno

Pertanto, è estremamente importante avere aria pulita e una bassa concentrazione di CO₂ negli spazi occupati, per non parlare dell'effetto significativo che i miglioramenti della produttività possono avere sui profitti di un'azienda.

Considerazioni sulla qualità dell'aria esterna

Evitare che l'inquinamento dell'aria esterna influisca sulla qualità dell'aria negli spazi chiusi è motivo di crescente interesse e preoccupazione. La qualità dell'aria esterna varia notevolmente a seconda del giorno o del periodo dell'anno. La ventilazione dovrebbe essere aumentata quando l'aria esterna è pulita e ridotta o addirittura interrotta se la qualità è invece molto bassa. In questi casi, è necessario creare un ricircolo d'aria negli spazi chiusi per evitare che l'aria inquinata entri nel sistema. 

In futuro, la ventilazione dovrà essere controllata con maggiore frequenza in base alla qualità dell'aria esterna. Ciò è supportato dal fatto che per molti inquinanti interni, il rischio dipende dall'esposizione media e non dai valori di picco. Tradotto: a volte è meglio ridurre la ventilazione e aumentare i livelli di inquinamento dell'aria interna per alcune ore, per poi incrementare il volume dell'aria esterna quando la qualità è migliore in modo da ridurre i livelli di inquinamento dell'aria negli spazi chiusi. Tutto ciò rende necessario monitorare la qualità dell'aria e controllare la ventilazione.

Uno sguardo al futuro

La Direttiva europea sulle prestazioni sarà rivista nel corso del 2023 per ribadire la necessità di misurare e controllare la qualità dell'aria al chiuso. Questa direttiva sarà adottata dagli Stati membri nei prossimi anni, rendendola obbligatoria per tutti i nuovi edifici. Attualmente circa il 30% dei nuovi edifici utilizza la ventilazione controllata in base al fabbisogno, ma gli esperti prevedono un aumento fino al 50% e oltre nei prossimi 10 anni.

In futuro ci saranno sempre più misure di controllo basate sulla qualità dell'aria negli spazi chiusi e la ventilazione sarà solo una di queste. Verrà presa in considerazione anche la protezione contro la trasmissione delle infezioni per via aerea, aspetto che sarà inglobato nelle linee guida sulla ventilazione e nei regolamenti edilizi futuri. È altresì probabile che nei prossimi decenni vengano introdotte nuove normative a livello globale volte a garantire la salubrità dell'aria negli ambienti interni. 

Sensori su cui puoi fare affidamento

Come discusso in precedenza, le misurazioni della CO₂ forniscono un'indicazione indiretta sulla qualità dell'aria negli ambienti chiusi e sull'efficacia del sistema di ventilazione. Per misurare la CO₂ servono sensori affidabili, i quali dovrebbero essere posizionati in modo tale che il valore rilevato sia rappresentativo della qualità dell'aria nella stanza in questione. Un errore comune è installare i sensori nel punto in cui sono esposti al flusso d'aria di mandata, che consiste in aria pulita. Montare un sensore di bassa qualità nel condotto di ritorno è un altro errore: in questa posizione, infatti, il sensore è esposto a tutta la polvere presente nella stanza, con conseguente possibilità che si guasti. 

I sensori Vaisala CARBOCAP® utilizzano elementi che mantengono la misurazione stabile a lungo e non sono sensibili allo sporco o alla polvere. Ciò li rende incredibilmente affidabili e ideali per i sistemi DCV.

Anche il tuo edificio potrebbe trarne vantaggio?

La ventilazione controllata in base al fabbisogno migliora sia la qualità dell'aria che l'efficienza energetica degli edifici utilizzando la ventilazione solo quando davvero necessario. A trarne maggiore vantaggio saranno gli edifici con carico di occupazione variabile, categoria in cui rientra la maggior parte delle strutture adibite a uffici con modalità di lavoro ibride. Tuttavia, qualsiasi edificio in cui vivono o lavorano persone potrà beneficiare della ventilazione DCV grazie alla maggiore efficienza energetica e alla migliore qualità dell'aria.

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